BPM: il modello delle Tre P per misurare la sostenibilità aziendale
26/06/2017Split Payment, cosa è e quali sono le novità della manovra correttiva. Dal 1° luglio anche per i professionisti
29/06/2017Disaster Recovery è la capacità dell’azienda di proseguire la propria attività a fronte di problemi organizzativi o eventi catastrofici che possono colpirla (incendi, allagamenti, furti, attacchi di virus, guasti hardware, errori umani).
Il Disaster Recovery Plan (DRP) (in italiano, Piano di disaster recovery) è il documento che esplicita tali misure, e fa parte del più ampio Business Continuity Plan (BCP).
Affinché un’organizzazione possa rispondere in maniera efficiente ad una situazione di emergenza, devono essere analizzati:
- I possibili livelli di disastro
- La criticità dei sistemi/applicazioni.
Per una corretta applicazione del piano, i sistemi devono essere classificati secondo le seguenti definizioni:
- Critici
Le relative funzioni non possono essere eseguite senza essere sostituite da strumenti (mezzi) di caratteristiche identiche. Le applicazioni critiche non possono essere sostituite con metodi manuali. La tolleranza in caso di interruzione è molto bassa, di conseguenza il costo di una interruzione è molto alto.
- Vitali
Le relative funzioni possono essere svolte manualmente, ma solo per un breve periodo di tempo. Vi è una maggiore tolleranza all’interruzione rispetto a quella prevista per i sistemi critici, conseguentemente il costo di una interruzione è inferiore, anche perché queste funzioni possono essere riattivate entro un breve intervallo di tempo (generalmente entro cinque giorni).
- Delicati
Queste funzioni possono essere svolte manualmente, a costi tollerabili, per un lungo periodo di tempo. Benché queste funzioni possano essere eseguite manualmente, il loro svolgimento risulta comunque difficoltoso e richiede l’impiego di un numero di persone superiore a quello normalmente previsto in condizioni normali.
- Non-critici
Le relative funzioni possono rimanere interrotte per un lungo periodo di tempo, con un modesto, o nullo, costo per l’azienda, e si richiede un limitato (o nullo) sforzo di ripartenza quando il sistema viene ripristinato.
Attraverso una piattaforma modulare progettata in base alle richieste del mercato emergente, i consulenti di OLSA INFORMATICA analizzano e gestiscono tutti possibili livelli di disastro e di criticità, sia dei sistemi che delle applicazioni in campo, secondo tutti i livelli di intervento: delicati, vitali, critici, non critici.
Disaster Recovery OLSA INFORMATICA opera:
come sede secondaria a sedi già esistenti, oppure, attraverso i più efficaci standard e policy Customers, come gestione globale degli interi servizi.
Opera inoltre in modalità “Cloud in Hosting“, “CED Housing” (garantendo e stabilendo policy di ingresso e di utilizzo), “Cloud Storage” o “Backup in Cloud“.
Il servizio di Disaster Recovery è rivolto a qualsiasi tipo di azienda che intenda affidare dati di importanza strategica.